News 2022
Un anno iniziato con difficoltà, ma proseguito con la buona riuscita di tante iniziative: la primavera 2022 ha presentato tante sfide al progetto, ma ha visto anche diversi traguardi.
La pandemia ha creato problemi negli spostamenti, tenendo lontano Anna dalla Tanzania per due anni, suo malgrado. Una situazione difficile che si è verificata subito dopo la gravissima perdita di Roberto e che dunque ha generato un momento di sconforto nel team. Tuttavia, il ritorno di Anna e l’avvio delle attività hanno infuso nuova fiducia tra gli operatori. Il gruppo si sta anche impegnando nell’informatizzazione del lavoro, andando così incontro alle nuove richieste del governo.
Sebbene le vendite dei prodotti nei villaggi abbiano registrato un calo, sono proseguite come da programma le distribuzioni gratuite di prodotto ai bambini malnutriti. Poiché in passato il progetto si è occupato di piccoli pazienti con patologie particolari, spesso vengono segnalate situazioni critiche anche al di fuori del territorio d’azione.
In primavera è stato operato Konerio, che per via di un incidente elettrico ha perso un braccio e ha sviluppato un tumore al volto. Sono inoltre in lista tre bambini: il primo, con idrocefalo, è stato operato con successo. Il secondo, di nove anni, seguito da quando ne aveva solo uno, non cresce in peso né altezza e sta iniziando solo ora a sedersi autonomamente. Gli operatori stanno cercando di prenotare gli esami per verificare l’eventuale mancanza dell’ormone della crescita e valutare di conseguenza una soluzione. I tentativi precedenti, purtroppo, non sono andati a buon fine. Il terzo bambino presenta problemi motori e cardiaci e per lui si sta quindi cercando un cardiologo. Un quarto bambino con idrocefalia è stato segnalato al progetto e gli operatori sono in attesa di contatti.
A giugno, inoltre, alcuni bambini seguiti dal progetto potranno sottoporsi alle fisioterapie nel centro dedicato di Mlali.
Una parte importante del lavoro è stata dedicata alla formazione: gli operatori sanitari dei 22 villaggi hanno potuto partecipare a un seminario organizzato in collaborazione con il governo. Due ufficiali sanitari governativi hanno tenuto lezioni sull’igiene del cibo, sulle normative vigenti in materia e sui comportamenti da adottare in famiglia nei confronti dei bambini in crescita, con particolare attenzione all’ambito nutrizionale. Anna, invece, ha preparato con il team due lezioni su argomenti diversi. La prima è stata incentrata sulla gravidanza, per proseguire il lavoro di Roberto sull’importanza di prendersi cura dei piccoli ancora prima della nascita. La seconda si è invece incentrata sulla verdura nota come Chaya, dalle proprietà dietetiche e terapeutiche. Le sperimentazioni hanno dato esito positivo e gli operatori sanitari contribuiranno alla distribuzione con delle talee.
Alcune novità riguardano anche le costruzioni. È stato portato a termine l’impianto elettrico per il mulino e il frantoio, sebbene con alcuni costi maggiorati rispetto ai preventivi per la necessità di alcune modifiche. Poiché il precedente frantoio per i semi di girasole era piuttosto datato, Mussa Abdi - presidente di Ufundiko - ha presentato richiesta al governo per un nuovo modello. Le autorità hanno accolto la domanda e donato un nuovo frantoio: un segno di attestato e stima verso il progetto per cui il team è molto grato. Poiché l’intento del governo è quello di favorire lo sviluppo economico del distretto, a beneficio della popolazione, e il macchinario è sovradimensionato per le sole esigenze di produzione esterna, il team dovrà valutare se spremere i semi anche per i privati oppure produrre olio e venderlo.
Sta invece affrontando un momento di stallo, a causa di difficoltà tecniche e costi più alti del previsto, il progetto di installare dei pannelli solari nel Centro Nutrizionale.
Questa missione ha rappresentato anche l’occasione per stringere e rinsaldare preziose amicizie: Anna è stata ospite per alcuni giorni di Anna Dedola, volontaria italiana con cui erano già state avviate fruttuose collaborazioni, e sul posto ha conosciuto Claudia Mocci, a sua volta volontaria, interessata a redigere la tesi del suo master sul tema del Karasali.